Gioco d'azzardo problematico

Io credo nell’uomo perché credo in Dio

Don Sergio Rosso

Nel 2012 il Consultorio ha partecipato al lavoro di rete sulla prevenzione del Gioco d’Azzardo Problematico che ha permesso l’attivazione di due progetti di prevenzione e sensibilizzazione sul gioco d’azzardo patologico: “La vita non è un gioco” dal 2013 al 2017 e “L’Azzardo ti azzera” nel 2018, conclusosi nel 2019. In particolare i progetti si sono articolati nei seguenti ambiti d’intervento:

CENTRI DI ASCOLTO e FORMAZIONE OPERATORI
Formazione ai volontari sul Gioco d’azzardo a cura degli operatori del SerD e del Consultorio al fine di avviare la costituzione e l’apertura di 13 “sportelli d’ascolto”, uno presso il nostro Consultorio e gli altri presso i punti di ascolto Caritas, permanenti e rivolti ai giocatori e ai loro familiari al fine di raccogliere le richieste di aiuto, ascoltare e inviare poi ai Centri specializzati sul territorio (SerD di Biella e Cossato e al Gruppo di Giocatori Anonimi).

SCUOLA
Attività di Prevenzione negli Istituti scolastici superiori biellesi individuando come fascia di età quella compresa tra i 14 e i 19 anni. A tal fine sono stati previsti diversi passaggi in classe della durata di 6/8 ore per ogni classe, i cui contenuti formativi erano strettamente correlati tra loro da
obiettivi condivisi tra gli operatori del Consultorio, del SerD, dei Giocatori Anonimi e della Caritas.
Sono state coinvolte complessivamente 58 classi (41 nel primo progetto e 17 nel
secondo) all’interno delle Scuole Superiori del biellese.

ANZIANI e CENTRI INCONTRO
incontri specifici formativi all’interno dei Centri Incontro Anziani del Biellese e formazione sulle caratteristiche del problema e coinvolgimento degli anziani sulla messa a punto di nuovo materiale informativo.

CONFERENZE, SENSIBILIZZAZIONE DEL TERRITORIO
A tal fine sono stati organizzati alcuni momenti territoriali rivolti a tutta la popolazione l’8 maggio 2014 a Città Studi a Biella e il 3 giugno 2019 al Teatro Micheletti di Cossato che hanno avuto un’ottima partecipazione di pubblico.
Entrambi i progetti sono conclusi, ma il Consultorio resta operativo come Centro di ascolto accogliendo coloro che stanno attraversando un momento di difficoltà rispetto al problema del gioco.